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Lavoro e imprese nel 2025: cosa cambia, quali opportunità cogliere

  • Marzia Nonne
  • 16 apr
  • Tempo di lettura: 2 min



Novità per partite IVA e lavoratori autonomi

La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti cambiamenti per le partite IVA:​


  • Flat tax incrementale: Confermata per le partite Iva che costituiscono attività d'impresa, arti o professioni, con aliquota agevolata del 15% sulla quota eccedente rispetto all'anno precedente.​

  • Compatibilità con redditi da lavoro dipendente: Il regime forfettario è ora compatibile con redditi da lavoro dipendente fino a 35.000 euro, ampliando le possibilità per i lavoratori autonomi.

  • Riduzione contributi INPS: Per gli artigiani e commercianti che aprono una nuova partita IVA nel 2025, è prevista una riduzione del 50% dei contributi INPS per i primi tre anni di attività.​

  • Nuovi codici ATECO: Dal 1° aprile 2025, entrano in vigore i nuovi codici ATECO, aggiornando la classificazione delle attività economiche e influenzando l'accesso a determinati incentivi e agevolazioni.​


Incentivi per Digitalizzazione e Transizione Green

Il 2025 offre numerose opportunità per le imprese che investono in innovazione e sostenibilità:


  • Piano Transizione 5.0: Con un budget di circa 13 miliardi di euro per il biennio 2024-2025, il piano prevede crediti d'imposta per investimenti in beni materiali e immateriali che migliorano l'efficienza energetica e favoriscono la digitalizzazione dei processi produttivi.​


  • Fondo per il sostegno alla transizione industriale: Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stanziato 400 milioni di euro per supportare le imprese nella transizione ecologica, con contributi a fondo perduto per progetti che riducono l'impatto ambientale.


  • Bandi per la transizione energetica e digitale: Il Ministero dell'Ambiente ha pubblicato cinque nuovi bandi per finanziare progetti innovativi su digitalizzazione, energie rinnovabili e biocarburanti, nell'ambito delle missioni "Green Power" e "Clean Hydrogen".​


Contributi a fondo perduto e PNRR

Le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) continuano a sostenere l'innovazione e la crescita delle imprese:​


  • Finanziamenti regionali: Numerose regioni italiane, tra cui Lombardia, Veneto, Lazio, Umbria e Calabria, hanno attivato bandi per finanziare progetti di innovazione, digitalizzazione e transizione ecologica, con particolare attenzione alle PMI e alle startup.


  • Fondo di garanzia per le PMI: Rafforzato per facilitare l'accesso al credito delle piccole e medie imprese, supportando investimenti in innovazione e sostenibilità.​


  • Incentivi per le PMI innovative: Agevolazioni fiscali e contributi a fondo perduto per le imprese che investono in ricerca e sviluppo, con l'obiettivo di stimolare la competitività e l'adozione di tecnologie avanzate.​


Conclusione: adattarsi per crescere

Il 2025 rappresenta un anno di trasformazione per il tessuto imprenditoriale italiano. Le nuove normative e gli incentivi offrono opportunità significative per chi è pronto a innovare e a investire nella sostenibilità. È essenziale per professionisti e PMI rimanere informati, pianificare strategicamente e sfruttare al meglio le risorse disponibili per affrontare le sfide e cogliere le opportunità di crescita.​

 
 
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